Monsû Vincenzo Lancia

Vincenzo Lancia, Nasce il 24 agosto 1881 a Fobello, in alta ValSesia, da Giuseppe Lancia e Marianna Orgiazzi.
Il paese di Fobello e' per la famiglia Lancia soprattutto un luogo di villeggiatura.
Il padre Giuseppe, che vivra' fino a 97 anni, e' un affermato uomo di affari con una profonda passione per la tecnica, testimoniata dalle invenzioni che gli sono riconosciute nel campo della conservazioni alimentare.
La sua societa' si fregia dello stemma della Casa Reale, e Giuseppe Lancia e' provveditore del principe Eugenio di Carignano, nonche' consigliere del Re per le questioni di caccia.
Vincenzo Lancia, ereditando le caratteristiche del padre, e' un giovane insofferente alla disciplina scolastica, estroverso ed esuberante, ed affascinato dal mondo delle officine meccaniche che si trovano letteralmente sottocasa.
Nel cortile di casa Lancia di Corso Vittorio Emanuele 9 a Torino, infatti, c'e' l'officina della ditta Ceriano, costruttore di biciclette prima e pioniere della costruzione di "vetturette" poi.

Nel 1898 Vincenzo Lancia ne risulta assunto come impiegato, ma in realta' si immerge nell'attivita' della ditta, dalla costruzione al disegno passando per la riparazione.
Nel 1900 con il passaggio della Ceriano alla Fiat, viene a contatto con una realta' differente, che lo segnera' nel suo futuro di industriale.

Vincenzo Lancia e' per Fiat inizialmente un prezioso collaudatore, poi dal 1900 un miglior pilota, tanto da essere considerato il piu' veloce del suo periodo.
Corre le principali gare dell'epoca, come il circuito di Padova, la Targa Florio, la coppa Gordon Bennet.
Nel 1905 la sua partecipazione negli USA alla coppa Vanderbilt resta memorabile e nonostante un incidente causato da un altro concorrente lo releghi al 4o posto, il New York Times lo eleva ad eroe e per i bambini americani vengono addirittura costruiti giocattoli della sua vettura.

Ma nulla e' eterno e nel 1906 Giovanni Agnelli deve comunicare ad uno stupito consiglio di amministrazione della Fiat che Vincenzo Lancia, insieme con Claudio Fogolin, intende lasciare la societa' per dare vita ad una nuova fabbrica di automobili.
Nonostante la nuova impresa, Vincenzo Lancia continuera' a correre per Fiat fino al 1908, ma senza grandi fortune.

Nel frattempo, Vincenzo Lancia si occupa della direzione generale della sua nuova societa', mentre Claudio Fogolin assume il ruoleo di direttore commerciale, fino all'agosto 1918, quando ne esce per motivi famigliari.
Pur assorbito dalla conduzione dell'azienda, Vincenzo Lancia non si dimentica del suo passato di pilota, contribuendo a finanziare la nascita dell'Autodromo di Monza ed a farsi promotore di un circuito nei pressi di Torino, ad Avigliana.
La sua ultima gara come pilota sara' a Modena nel 1910, finalmente su di una vettura Lancia.

Nel 1920 viene nominato cavaliere del lavoro.
Nel 1922 sposa la sua segretaria Adele Miglietti, da cui avra' tre figli, Anna Maria, Gianni ed Eleonora.
Nel 1928 entra nel consiglio di amministrazione del Teatro Regio di Torino.
Nel 1930 aiuta Battista Farina a fondare la Carrozzeria Pinin Farina.

Vincenzo Lancia ha per la sua societa' un ruolo di assoluta centralita'.
L'ha fondata e ne ha plasmato il prodotto, ne e' in una parola il Leader.
Per i progettisti e' il controllore finale, per gli operai il capo disponibile sempre disposto a parlare con loro
ed a capirne i problemi.
Ogni giorno collauda una vettura prodotta dalla sua fabbrica.
Muore improvvisamente di infarto a neppure 56 anni, il 15 febbraio 1937.
Viene sepolto nella tomba di famiglia della natia Fobello.